Vieni avanti, Cretina! è il varietà ideato e condotto da Serena Dandini, iniziato ieri al Teatro Ambra Jovinelli, dove resterà fino al 30 ottobre. Con Antonella Attili, Cristina Chinaglia, Federica Cacciola, Martina Dell’Ombra, Annagaia Marchioro, Germana Pasquero, Rita Pelusio e Francesca Reggiani e con il coordinamento artistico di Paola Cannatello.
Questo format teatrale vuole finalmente celebrare la “cretineria” al femminile! Un’esclamazione che può sembrare audace di questi tempi ma perfettamente in linea con la lunga strada in salita dell’emancipazione delle donne.
Anche la comicità è stata da sempre un campo di battaglia in cui gli uomini hanno mantenuto ruoli privilegiati da protagonisti, relegando il sense of humour femminile a un simpatico contorno di poco valore. Virginia Woolf aveva già capito più di un secolo fa che l’umorismo era stato negato alle donne affermando che: “Le donne e i bambini sono i principali rappresentanti dello spirito comico”… quindi è arrivato il momento di riprendere in mano questo scettro.
“Madeleine Albright – primo segretario di stato americano – una Grande Madre che di potere se ne intende – dichiarò convinta che la vera parità sarà raggiunta solo quando una donna cretina potrà avere lo stesso incarico di responsabilità di un uomo cretino che invece è riuscito a fare comunque carriera nonostante la sua palese stupidaggine… non è un’ingiustizia? – afferma Serena Dandini – Visto che per essere accettate noi dobbiamo sempre dimostrare qualcosa, essere super-woman, laureate eccellenti, geni… con questo format teatrale vogliamo dire basta alla sindrome di Ginger Rogers che deve fare tutto quello che fa Fred Astaire ma sui tacchi e camminando all’indietro, è arrivato il momento di rivendicare la nostra stupideria.
Per secoli ci hanno dato delle cretine e finalmente possiamo deliberatamente definirci tali da sole in una serata di comicità interamente al femminile che trae ispirazione per il titolo dalla battuta del varietà «Vieni avanti, cretino», resa famosa dai Fratelli De Rege. È un gioco, una provocazione… perché ricordatevi dietro a una grande cretina spesso si nasconde una donna troppo intelligente …”, conclude la Dandini.