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Mondrian, il suo quadro appeso al contrario per 77 anni

2 Novembre 2022

Un quadro dell’artista olandese Piet Mondrian è stato appeso al contrario per 77 anni: lo ha detto la storica dell’arte Susanne Meyer-Büser, confermando una scoperta precedentemente fatta dall’artista italiano Francesco Visalli. La scoperta era stata comunicata dallo stesso Visalli nell’autunno del 2021 al museo di arte moderna tedesco Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen (Collezione d’arte della Renania settentrionale e della Vestfalia) di Düsseldorf, in Germania, come confermato al Post dallo stesso museo.

In seguito, la storica dell’arte Susanne Meyer-Büser, curatrice di una mostra dedicata a Mondrian, aveva quindi svolto ulteriori ricerche e ha poi confermato la scoperta. «Quando l’ho fatto notare agli altri colleghi, abbiamo realizzato quanto fosse ovvio», ha detto Meyer-Büser: «Sono sicura al cento per cento che il quadro è appeso al contrario».

La curatrice ha però sconsigliato di girarlo, spiegando che poiché l’opera si è rovinata col tempo e i nastri adesivi con cui è stata realizzata si sono in parte staccati dalla tela, si rischierebbe di rovinarla. Inoltre, capovolgerlo ora cambierebbe l’aspetto generale del quadro, perché i nastri adesivi allentati cadrebbero in un’altra direzione, e si cancellerebbe un errore che è ormai parte della storia dell’opera.

I motivi:

Mondrian morì prima di finirlo. Così uno degli indizi citati da Meyer-Büser, che riprende quanto scoperto da Visalli, è che in una delle foto scattate nello studio di Mondrian e poi pubblicate su Town and Country si vede la tela appoggiata a un cavalletto al contrario rispetto a come è esposta ora. «Qualcuno è stato poco attento nel trasportarlo? È impossibile dirlo», ha commentato Meyer-Büser.

L’altro indizio è che in un’altra opera simile di Mondrian, fatta con colori a olio ma dedicata sempre alla città di New York ed esposta al Centre Pompidou di Parigi, le righe sono più fitte nella parte alta del quadro, mentre nell’opera esposta a Düsseldorf c’è una maggiore concentrazione di nastri colorati nella parte bassa. Secondo Meyer-Büser ha senso che le righe si infittiscano in alto, come in un «cielo scuro».

Il quadro si chiama New York City I ed è realizzato con nastri adesivi rossi, gialli, neri e blu disposti perpendicolarmente, come a rappresentare una versione molto stilizzata dello skyline della città. Eseguito da Mondrian nel 1941, era stato esposto al MoMA di New York nel 1945 e poi era stato spostato in vari musei fino al 1980, quando era stato collocato all’interno del Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen, dove si trova ancora adesso.

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