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Luddite Club, il gruppo di diciassettenni che ha rinunciato allo smartphone

28 Febbraio 2023

Sono un gruppo di adolescenti di New York, fanno parte del club dei luddisti, chiamato Luddite Club, e hanno rinunciato alla smartphone. Succede a Brooklyn: questo gruppo di studenti della Murrow High School ha fondato una sorta di antisocial club; in poche parole si riuniscono tutte le domeniche in un parco e hanno detto addio al cellulare (e a tutte le non attività che comporta) e cantano, suonano la chitarra, disegnano: semplicemente “passano il tempo“, come ha raccontato una di loro in un’intervista al Corriere.  Il gruppo di diciassettenni si riunisce amici sui gradini della Central Library di Brooklyn, a Grand Army Plaza: sono Logan, Jameson, Odile Zexter-Kaiser e l’unico maschio, Max Frackman.

Il nome al gruppo sembra averlo suggerito la mamma di una di loro, Logan, che lo ha ripreso dal Luddite Club: deriva da Ned Ludd, l’operaio che nel 1799 in Gran Bretagna distrusse un telaio, dando vita a un movimento che reagì con violenza all’introduzione delle macchine nell’industria. Adesso il termine indica chi rifiuta la tecnologia. Per questi ragazzi è una questione di salute mentale. Il loro antisocial network (come lo ha definito una rivista studentesca) ha una portata rivoluzionaria per una generazione che non ha mai vissuto senza social media.

Nasce dall’esigenza di Logan di disintossicarsi dal telefono e dai social. L’occasione si è presentata con lo smarrimento del suo telefonino. Da lì il distacco e la rinascita. Logan ha scoperto di essere più produttiva, creativa, libera dall’ansia sociale. All’inizio si sentiva esclusa ma proprio così è nato il Luddite Club. Così ha ritrovato una parte di sé che aveva perso nei meandri infiniti della vita online.

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