La più famosa e la più controversa: è la Carbonara, a cui la giornata di oggi è dedicata. Sicuramente tra i piatti romani più romani e più internazionali che ci siano, è un’istituzione che però fa spesso discutere.
Tre volte su 10 è «sbagliata»: così sbagliata che non si dovrebbe chiamare «carbonara». Lo dice una ricerca che i pastai di Unione Italiana Food hanno commissionato ad AstraRicerche proprio per il Carbonara Day: il primo censimento della carbonara nel mondo, che ha passato al setaccio i trend più virali relativi al piatto, con oltre 4600 contenuti tracciati con l’hashtag #carbonara pubblicati in più di 20 differenti lingue, a riprova del fatto che questo piatto della cucina italiana è sempre più internazionale.
Certo più ci si allontana dall’Italia e più gli esempi di fronte ai quali ci si trova sono raccapriccianti. In Svizzera la fanno con pancetta bollita e contorno di verdure grigliate; poi c’è la “Almost Carbonara” indiana, che toglie l’uovo e aggiunge broccoli, latte di soia e salmone scottato; la ricetta californiana invece prevede cavoletti di Bruxelles e viene servita con pane all’aglio, pollo e gamberi.
In ordine di tempo l’ultimo scempio a cui abbiamo assistito è stata la versione al pomodoro pubblicata dal New York Times.
Qual è la vera carbonara dunque? I pastai di Unione Italiana Food hanno pensato bene di dedicare questo Carbonara day a #TheRealCarbonara.
La versione più autentica avrà sempre e solo bisogno di 3 ingredienti: guanciale, pecorino, uova e ovviamente la pasta.