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Basta foto dei figli sui social, ecco cos’è lo sharenting

sharenting

Sharenting è una parola che nasce da due insieme: share e parenting, ovvero l’abitudine di condividire la genitorialità, l’essere diventati genitori. In altre parole postare continuamente foto dei propri figli sui social. La parola è entrata a giungo 2022 nell’Oxford English Dictionary, l’enciclopedia della lingua inglese. Questa tendenza finisce sotto esame oggi al Parlamento francese con una proposta di legge che vorrebbe limitarla.

«Si stima che un bambino appaia in media in 1300 fotografie pubblicate online prima dei 13 anni, sui propri account, su quelli dei genitori o dei familiari». Si apprende dall testo della proposta di legge che arriva da Bruno Studer. Il testo cita un dato del rapporto del 2018. Nelle società occidentali oltre il 40 per cento dei genitori nelle società occidentali pubblica foto o video dei propri figli.

Secondo chi propone la legge la vita privata dei minori è a rischio con una pratica come il sharenting e a mettere a rischio il diritto alla privacy dei più piccoli sono i loro stessi genitori. Oltre alla questione privacy c’è quello pedopornografia, le foto liberamente accessibili sui social possono finire su altri siti. L’obiettivo della legge è di sensibilizzazione e informazione, ma arriva a togliere ai genitori il diritto all’immagine dei figli affidando la tutela della stessa immagine terzi. Questa indicazione è nell’articolo quattro, della proposta. Nei primi due articoli si spiega che la protezione della vita privata è uno dei compiti dei genitori e che i figli devono essere consapevolmente associati alle scelte che li riguardano anche per l’immagine.

Su questo anche i personaggi noti si dividono. Meme simpatici ritraggono Chiara Ferragni e Fedez come genitori che ai loro figli appaiono come persone con un iphone al posto della testa (per la sovraesposizione sui media); altri invece, come Blake Lively e Ryan Reynolds non condividono immagini dei figli. Non lo fanno neanche Luca Argentero e Cristina MarinoGwyneth Paltrow ad esempio, è stata redarguita dalla figlia per aver postato una sua immagine senza chiederle il permesso.

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